La pulizia del Tatami, il riordinare il Dojo e il prendersi cura del luogo dove pratichiamo, sono azioni integranti dell’allenamento.
Il kanji Ai, di Aikido, ha il significato di Unità, e può anche essere interpretato come un tetto, la parte superiore, il rettangolo che simboleggia la bocca, nella parte inferiore, e infine un tratto di raccordo orizzontale posto al centro. In questo caso rappresenta il fluire delle cose nella stessa direzione, più semplicemente lo stare sotto lo stesso tetto. Ma l’accento va posto sull’idea di unificazione, di conformità. Un concetto occidentale molto simile è quello di armonia, più elementi che convivono in modo concorde. Nel caso dell’Aikido il termine Ai sottintende un duplice accordo: tra mente e corpo, tra uomo e universo.
Ai esprime inoltre armonia, amore, affetto, il fondersi con ciò che ci circonda in modo da trasformare le difficoltà nella gioia e i conflitti nella pace, facendo così assumere al termine Ai anche il significato di compassione, Amore ed Armonia come sinonimi e come mezzo e fine ultimo dell’Aikido.
Si possono trovare tantissime definizioni di questo singolo Kanji, quello che cerchiamo di fare nel nostro Dojo, è ricercare questi significati non solo nella pratica, ma anche, e soprattutto, nelle normali azioni che compiamo ogni giorno.
Essere nel Dojo dieci minuti prima della lezione, e utilizzare quel tempo per fare qualcosa di utile insieme, è un primo esercizio che ci porta alla ricerca di quell’Unione, con cui spesso si traduce il Kanji Ai.
Dojo significa letteralmente “Luogo della Via”, un posto di lavoro, di crescita, di contemplazione.
Esso ha tre requisiti che lo contraddistinguono: per primo è una Scuola, ma allo stesso tempo una Palestra ed un Tempio, lo scopo è di esercitare corpo, mente e spirito, simultaneamente. Per trovare la nostra completezza è necessario che tutti gli aspetti del sé lavorino insieme all’unisono.
La semplice pulizia del Tatami racchiude tutti questi elementi:
La mente che per prima deve pensare a cosa fare,
Il corpo, che ci permette di fare l’azione fisicamente,
Per finire, la corretta attitudine con cui ci dedichiamo alle normali azioni quotidiane, lavorerà sullo spirito.
Lavorare insieme come Gruppo, ci introdurrà inoltre al concetto di Awase, che possiamo tradurre con Armonizzazione, e che sarà uno dei principi fondamentali della pratica.
Durante l’allenamento, l’Awase è una forma mentale di attitudine a mantenere costante l’attenzione, di cogliere il momento giusto per entrare nella sfera dinamica del compagno, armonizzarsi con esso, e dirigere la sua forza senza contrastarla.
Ma l’Awase è anche l’essere coordinati nel pulire il Tatami, o nel riordinare la stanza dopo l’allenamento. Ognuno di noi è importante, e dà la possibilità al Gruppo di praticare insieme.
Non vi è niente di magico in questo, meraviglioso sì, ma estremamente reale.
Questi concetti sono alla base della pratica nel nostro Dojo.